martedì 27 luglio 2010

Cosa vuol dire essere vegetariano

Nelle pagine di questo blog non ho intenzione di elencarvi 10 buoni motivi per diventare vegetariani o suggerirvi come diventare vegetariani in 4 semplici mosse...

Le prediche e la ricerca di nuovi adepti non fanno parte della mia filosofia mangereccia.

Ciò che voglio condividere con voi è la ricerca della serenità.

Chi è vegetariano sa di cosa sto parlando: il primo passo verso la serenità è rinunciare alla carne.

Non per tutti è facile, non sempre è una scelta dall'oggi al domani, più spesso è un percorso alla fine del quale ci si accorge che...non si è che l'inizio!

Il percorso verso la serenità comprende principalmente due momenti:

1) condividere i pasti con i non-vegetariani;
2) mangiare fuori casa.

Parliamo del punto numero uno: mi dispiace non c'è soluzione, dovrete continuare sopportare domande stupide e altrettanto stupide polemiche se volete mangiare VEG. Molti dei vostri "commensali" si sentiranno molto intelligenti e originali nel porvi domande alle quali siete ormai stufi di rispondere. Di solito comincia tutto con "Come mai sei vegetariana? è una scelta etica, non ti piace la carne, per una questione religiosa...?" Dietro a questa domanda, apparentemente innocua, si nascondono polemiche infinite...Infatti in molti casi subito dopo la semplice risposta "E' una scelta etica" si scatenano dibattiti infiniti a partire dall'uomo primitivo per continuare con la catena alimentare a finire con "anche le piante sono esseri viventi"...polemiche alle quali, personalmente, sono stufa di dover rispondere! Spesso chi ti pone queste domande non vuole neanche ricevere una risposta e spesso finisce solo per rovinarti il pranzo! Per questo da qualche anno a questa parte ho imparato a rispondere che essendo piccola e nera nessuno mi avrebbe notato se non mi fossi inventata qualcosa... Questa non-risposta spesso mi salva in corner, tranne con i commensali più polemici!

Punto numero due: mangiare fuori casa!

Questo diventa spesso un problema, non sempre si riescono a trovare alternative vegetariane, ma fino a quando si tratta di una gita fuori porta, una breve vacanza o un pranzo a casa di amici non è impossibile da risolvere.

...Ma quando il problema è quotidiano ha decisamente un nome preciso: PAUSA PRANZO!

Mi auguro che voi siate più fortunati di me, ma in genere la pausa pranzo si riduce ad una dieta da fame o fatta di tristi panini al pomodoro e formaggio, con risultati visibili quasi da subito: si mangia male, si ha sempre fame, si ingrassa!

Pochi piatti fra i quali si può scegliere e altri per i quali gli ingredienti non sono neanche specificati: le mense aziendali possono diventare un incubo! Per non parlate della loro spesso pessima qualità, del non-sapore o iper-sapore delle portate e dei loro condimenti pieni di grassi!

E' così che da circa un mese, precisamente di ritorno dal mio viaggio di nozze - durante il quale mi sono abituata alla buona cucina vegetariana - ho preso la decisione: basta mensa aziendale!
D'ora in poi la mia pausa pranzo sarà VEG: vegetariana, etica, gustosa!

1 commento:

  1. ciao monicù, non ricordo se ti ho mai fatto la fatidica domanda...però se l'ho fatta, l'ho fatta sicuramente in maniera intelligente! ;-)
    Comunque proverò le tue ricette, e chissà....

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